Viterbo: il Bullicame e le
Terme
“Una collina biancheggiante e fumosa, da cui emana, diffondendosi tutt’
intorno, un caratteristico puzzo, dovuto alle esalazioni di idrogeno
solforato di cui son ricche le
acque che si veggono scorrere da per tutto entro alvei bianchi e fumiganti”
(A. SCRIATTOLI, Viterbo nei suoi
monumenti, Roma, 1915-20,
ristampa anastatica, Viterbo, 1988, p. 428). E’ il vulcano idrotermico
conosciuto col nome di
Bulicame (o Bullicame) e cantato
nell’ Inferno da Dante che lo aveva visitato quando nel 1300 si recò a Roma
per il Giubileo.
Altre cartoline delle Terme sono
presenti nella sezione "Doppie"
Progetto per la
utilizzazione delle acque minerali di Viterbo (1919)
Il Bullicame
Il Bagnaccio
Gli Edifici
Vedute
Interni
La Piscina
Terme "Salus"